Tra i contributi al miglioramento della condizione e della reputazione degli italiani in America, c’è quello del medico siciliano Vincenzo Sellaro, co-fondatore del primo ospedale italiano in America e dell’Ordine dei Figli d’Italia in America, oggi denominato Order Sons and Daughters of Italy in America.
La figura del medico siciliano, nativo di Polizzi Generosa, è stata ricordata dal coordinatore del CESTI, Carmelo Cutuli, nella sala Mattarella di Palazzo dei Normanni nel corso della “giornata di amicizia Sicilia-USA”, svoltasi in occasione della presentazione del neocostituito Capitolo di Palermo dell’OSDIA.
Come ha ricordato Cutuli, autore del libro “Vincenzo Sellaro ed i Figli d’Italia in America”, Il dottor Vincenzo Sellaro nacque nella seconda metà del IX secolo a Polizzi Generosa, in provincia di Palermo e, dotato visibilmente di grande ingegno, fu spronato dalla famiglia a continuare gli studi, culminati nel conseguimento della laurea in medicina presso l’Università di Napoli. Subito dopo la laurea, Sellaro emigrò negli Stati Uniti, stabilendosi a New York, dove completò i corsi di specializzazione alla Cornell Medical School ottenendo così la licenza per praticare la professione medica nello Stato di New York, dove aprì un ambulatorio privato al n. 203 di Grand Street nella Little Italy di Manhattan. Fu qui che Sellaro curò centinaia di immigrati italiani, spesso mal assistiti negli ospedali della città a causa della barriera linguistica esistente tra i pazienti e il personale medico e infermieristico. Per ovviare a questo grave inconveniente Sellaro si mise a capo di un comitato di medici bilingue. Una delle soluzioni da lui individuate per ovviare a questo inconveniente fu quella di fondare un ospedale dove si parlasse italiano. Furono raccolti fondi, soprattutto presso le società di mutuo soccorso italo-mericane di New York, e sorse il Columbus Italian Hospital che fu completato nel 1902, con Sellaro primario del reparto di ginecologia.
In seguito, Sellaro, si iscrisse alla American Medical Association, dove condusse ricerche mediche, oltre ad istituire una scuola per levatrici sotto gli auspici del Consiglio Sanitario di New York.
Cutuli ha poi sottolineato che “nel 1904, Sellaro concepì l’idea di riunire tutti gli italiani d’America in una sola organizzazione. Il suo progetto prese corpo nel giugno 1905 durante una riunione indetta nella propria abitazione, cui seguirono altri incontri sino alla costituzione dei Figli d’Italia, in seguito denominato Ordine dei Figli d’Italia in America, di cui Sellaro divenne il primo Presidente Nazionale. Nel 1922, fu insignito del Cavalierato da parte del Governo Italiano per l’aiuto dato alla comunità italo-americana e per la fondazione dell’Ordine dei Figli d’Italia in America. Nel 1928, il governatore Alfred E. Smith gli consegnò le chiavi della città di New York in riconoscimento del contributo medico e sociale verso la comunità”.
“Le relazioni con la componente siciliana della società americana, rappresentano, in questo momento più che mai, un veicolo di grande importanza per la promozione della lingua, l’arte e la cultura italiana e continueremo pertanto a coltivare e sviluppare questo rapporto di amicizia, al fine di rinsaldare i legami con i nostri connazionali del Nord America.” ha concluso Cutuli.
Nel corso dell’incontro a Palazzo dei Normanni, moderato dalla giornalista Sandra Pizzurro, hanno portato la loro testimonianza oltre al Presidente di Confassociazioni USA, Carmelo Cutuli, il presidente del capitolo OSDIA di Palermo Vincenzo Tiberio Mantia, il past presidente del capitolo OSDIA di Roma, Claudio Frasca, il Professor Salvatore Tomaselli, il deputato ARS Marco Intravaia ed in collegamento dagli Stati Uniti, Robert A. Bianchi Esq., Presidente nazionale dell’Order Sons and Daughters of Italy in America ed altri esponenti di vertice di questa organizzazione.
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